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CONSERVATIVA

Cos’è? Presentazione delle ricostruzioni in composito.
Il termine conservativa (dal verbo conservare) lascia intuire l’intento di preservare la dentatura nel tempo, per evitare di ricorrere alla devitalizzazione o all’estrazione dentale: infatti, l’odontoiatria conservativa è una branca dell’odontoiatria che si occupa di ricostruire i denti, o parti di essi, compromessi da fratture o carie, mirando alla funzionalità e all’estetica del dente danneggiato da questi processi. Le ricostruzioni si dividono in 1°- 2°- 3°- 4°- 5° classe.
L’odontoiatria conservativa, quindi, è indispensabile per ricostituire la funzionalità dentale e permettere al paziente di recuperare la funzione masticatoria, prevenendo l’eventualità di dover ricorrere alla devitalizzazione o ad un’estrazione.
Nello specifico, spesso con odontoiatria conservativa si intende il processo di rimozione della carie e il successivo riempimento della cavità dentale con materiali di vario tipo. Purtroppo, le carie sono molto frequenti e colpiscono chiunque ad ogni età. Le cause possono essere molteplici ed è per questa ragione che l’odontoiatria conservativa è molto diffusa.

RICOSTRUZIONE ESTETICHE: GLI INTARSI

Gli intarsi sono una valida alternativa alle ricostruzioni dirette su denti danneggiati da carie o usura.
Oggi, le otturazioni in amalgama (la patina nera che a volte si vede sopra la superficie di un dente curato) sono considerate obsolete e antiestetiche (oltre che pericolose in alcuni casi) e ogni qualvolta si voglia ottenere una buona estetica nei settori posteriori, si sostituiscono con intarsi realizzati da compositi oramai equiparabili alle ceramiche.
Con gli intarsi è possibile mantenere la vitalità del dente, ripristinandone la funzione e l’estetica mediante un restauro indiretto, realizzato in laboratorio odontotecnico, e cementato tramite adesione chimica per ottenere maggiore stabilità nella cavità opportunamente preparata.
Oggi è possibile ottenere ottimi risultati nella maggior parte dei casi e tornare ad avere un sorriso sano e denti perfetti anche in un’unica seduta.

Rimozione delle amalgame

Sempre più le persone stanno diventando sensibili a questo materiale dentale, a causa del rilascio del mercurio e anche di altri componenti metallici nell’ organismo. L’amalgama è composta, in linea di massima, da metalli come il Mercurio(circa la metà), da Argento, Stagno , Rame e Zinco.
Le amalgame rilasciano continuamente ioni metallici dalle otturazioni che si trovano nel cavo orale e le cause per cui avvengono sono: chimicamente(es. cibi e bevande acidi (Ph 3) e/o per l’azione della flora batterica orale); meccanicamente( durante la masticazione,abitudini viziate come il bruxismo e l’uso di gomme da masticare); elettroliticamente (quando si trovano in bocca contemporaneamente capsule, ponti, scheletrati e le otturazioni in amalgama con rilascio di ioni metallici come il mercurio).

L’ORGANISMO ASSORBE QUESTI METALLI? E QUALI SONO GLI EFFETTI DEL MERCURIO?

L’assorbimento del mercurio rilasciato dalle otturazioni in amalgama avviene sia dalla mucosa orale e attraverso le vie digestive. Il mercurio si accumula nelle membrane cellulari dove si accumula interferendo con il metabolismo (es. ormonale, enzimatico ed ormonale). 
Il mercurio, secondo i ricercatori, sembra che possano essere responsabili di alcune patologie come l’Alzheimer, il Parkinson, la Sclerosi multipla, molte malattie autoimmuni e varie forme di dermatiti.
Il mercurio può essere causa, alcune volte, di sintomi psichici come l’insonnia, vertigini, astenia/depressione, tremori, perdita di appetito, perdita di memoria, nervosismo, cefalee, difficoltà di coordinazione, perdita del visus e dell’udito, instabilità emotiva, danno renale. Queste possono richiedere anni per manifestarsi.
Anche le guance o le gengive, in prossimità delle otturazioni in amalgama, possono avere delle colorazioni grigiastre nel tempo.
Il rilascio del mercurio può causare problemi anche sul feto ed è importante toglierlo a quelle donne che sono alla ricerca di un bebè.

ENDODONZIA

L’endodonzia è la branca dell’odontoiatria che si occupa della cura dell’endodonto. L’endodonto è lo spazio interno del dente che contiene la polpa dentaria, come quella di un frutto.
Infatti, come potrebbe accadere con un bel frutto che dall’esterno sembra buono e succoso, ma all’interno nasconde una polpa rovinata, così potrebbe accadere con i denti che mantengono all’esterno l’integrità della corona, ma nascondono dentro carie o altri problemi.
Si ricorre ad interventi di endodonzia quando una carie o un trauma di altra natura ha causato una lesione al dente così profonda da aver alterato in modo irreversibile il tessuto della polpa nell’endodonto, in alcuni casi fin anche alla necrosi del nervo.
L’evoluzione degli strumenti a disposizione di questa branca dell’odontoiatria oggi permette di ottenere ottimi risultati e guarigioni complete nella maggior parte dei casi e tornare ad avere un sorriso sano e denti perfetti.

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