Autore: admin

Trattamenti

Trattamenti

Ortopanoramica digitale 3D

Il Gruppo Oris è in grado di fornire le seguenti prestazioni.

Ortodonzia: 

L’ortodonzia è una branca dell’odontoiatria che comprende la diagnosi e il trattamento delle anomalie della posizione dei denti e delle ossa mascellari.

Bite notturno (branca Ortodonzia)

Presentazione: il bite viene utilizzato per il bruxismo e digrignamento.

Il bite notturno è un apparecchio dentale trasparente realizzato con resine acriliche che viene inserito, durante le ore notturne, tra le due arcate dentali. Un dispositivo che funziona come una specie di cuscinetto tra l’arcata superiore e l’arcata inferiore.
L’utilizzo di questo apparecchio dentale ha molteplici funzioni: la principale è la correzione al problema del Bruxismo, un tipo di disturbo che porta a digrignare i denti fino a farli stridere durante la notte. Si tratta di un fenomeno dovuto alla contrazione della muscolatura masticatoria, un movimento senza uno scopo preciso, spesso dovuto a periodi di intenso stress.
Il bite notturno agisce come una barriera protettiva tra le due arcate dentali, e permette a chi lo indossa di non digrignare o serrare i denti durante la notte.

Grazie al bite notturno è possibile:

  • mantenere il corretto spazio e la corretta distanza tra le arcate dentali all’interno della bocca
  • proteggere lo smalto dai traumi dati dallo sfregamento. Il continuo sfregamento notturno infatti può provocare l’abrasione dello smalto dei denti e l’infiammazione delle gengive
  • scaricare la forza esercitata dai muscoli su di esso piuttosto che sui denti, andando a rilassare in questo modo i muscoli mandibolari e cervicali. Questa funzione è particolarmente importante, in quanto la contrazione dei muscoli mandibolari può provocare dolori alle spalle, alla schiena e al nervo trigemino

Bite Sportivo (Ortodonzia)

Negli ultimi anni tra gli atleti delle più svariate discipline si è sempre più diffuso l’impiego del bite sportivo: un dispositivo intraorale che funge da cuscinetto tra le arcate dentali, anche conosciuto come placca occlusale.
I contatti dentali sono in grado di condizionare la posizione spaziale della mandibola: quindi un posizionamento non corretto della stessa può causare una malocclusione della bocca e avere conseguenze sulla postura.
La postura è determinata dall’insieme delle forze di contrazione e rilassamento dei muscoli del nostro corpo che ci permette di mantenere l’equilibrio, cioè la massima stabilità, con il minimo dispendio energetico. Se le relazioni posizionali del corpo nello spazio sono armoniche il corpo è in equilibrio, se sono alterate si producono dismetrie.
La postura è fortemente condizionata dalla posizione della testa e dai muscoli della masticazione e del collo che sono in stretta relazione tra di loro e interagiscono direttamente con la muscolatura delle spalle.
Negli sportivi di alto livello, anche una minima variazione di equilibrio si può tradurre in variazioni d’intensità della forza e delle capacità di coordinazione, inoltre può provocare l’insorgere di uno stato di tensioni muscolari che si possono ripercuotere negativamente sull’intero corpo, diminuendo le prestazioni atletiche generali.
Dato che nel gesto atletico si tende dunque a stringere i denti per tentare di concentrare tutta l’energia, la presenza di un problema occlusale a livello masticatorio può creare uno sbilanciamento più o meno importante.
Lo squilibrio in un distretto raramente rimane circoscritto ma si trasmette lungo tutta la catena posturale.
Le alterazioni posturali causate, quindi, da un malfunzionamento del sistema cranio-cervico-mandibolare in alcuni soggetti sportivi possono determinare un calo delle prestazioni atletiche ed un aumento degli infortuni, a volte inspiegabili in atleti particolarmente allenati.
Per evitare disturbi muscolari e prestazioni inferiori alle proprie capacità, è necessario, quindi, che l’arcata superiore e quella inferiore chiudano in maniera perfetta.
Ecco, allora, che l’utilizzo del bite sportivo annullando le forze generate dalle contratture muscolari che consumano energia senza produrre lavoro utile, indirizza tutte le sinergie del corpo esclusivamente all’attività muscolare dedicata alla performance.

Ortodonzia mobile

L’apparecchio mobile è un dispositivo ortodontico che può essere messo e tolto dal paziente in modo autonomo. Generalmente viene usato in età infantile per realizzare terapie ortodontiche ortopediche, cioè mirate a modificare in maniera programmata la crescita delle ossa mascellari e mandibolari.
Nella maggior parte dei casi l’utilizzo dell’apparecchio rimovibile su denti decidui non elimina la necessità di una successiva terapia ortodontica con apparecchio fisso, tuttavia può ridurne la durata e aiutare a ottenere un migliore risultato estetico e funzionale.
Ci sono tre diversi tipi di apparecchi rimovibili, ognuno con una caratterizzazione specifica:

  • meccanico, sfrutta una forza esercitata da viti, molle e archi per riallineare i denti storti;
  • funzionale, agisce sia sullo spostamento dei denti che sullo sviluppo delle ossa mascellari riuscendo a correggere le malocclusioni della bocca durante l’età dello sviluppo;
  • contenzione, serve per mantenere i denti nella posizione raggiunta alla fine di un trattamento ortodontico.

L’apparecchio rimovibile si realizza in laboratorio sulla base delle impronte dentali del paziente. È formato da una parte in resina acrilica e da elementi in filo metallico, importanti sia per la sua stabilità nel cavo orale sia per dirigere lo spostamento dei denti.
L’apparecchio mobile può essere tolto autonomamente dal paziente durante i pasti e per le operazioni di pulizia ordinarie, tuttavia per ottenere i risultati sperati è necessario indossarlo dalle 14 alle 18 ore al giorno.
Una terapia con apparecchio mobile può durare mediamente 2 anni, ma tutto dipende dal problema da correggere e dalla cura con cui il paziente segue le indicazioni del dentista.
Fino ad ora abbiamo detto che gli apparecchi mobili vengono usati principalmente in età infantile, ma esistono tipi di apparecchi mobili per la correzione di lievi disallineamenti dentali molto apprezzati in età adulta, cioè le mascherine trasparenti.

Ortodonzia fissa

E’ il sistema tradizionale per l’allineamento dei denti nell’adulto. Una volta completata la permuta dentale e terminata la crescita facciale (tra i 12 e i 13 anni nella maggioranza dei casi) non è più possibile realizzare dei cambiamenti scheletrici in una struttura stabilizzata e quindi, per correggere la malocclusione, è necessario spostare i denti meccanicamente con apparecchi fissi.
Gli apparecchi fissi sono composti da una parte incollata ai denti (brackets) che accoglie archi metallici in leghe speciali, opportunamente modellati. Gli archi vengono modificati, modellati e sostituiti, in base alle esigenze, fino ad arrivare alla conclusione del caso. Inoltre sono essenziali altre componenti come gli elastici, le molle, le viti e le trazioni esterne.
Possono venire usati brackets metallici, ma è possibile usare altri materiali per la realizzazione di questi attacchi, ad esempio la ceramica. I brackets di ceramica, denominati anche brackets “estetici” presentano una colorazione similare a quella dei denti e pertanto sono meno visibili.
Principalmente gli apparecchi ortodontici fissi vengono utilizzati nei casi di grave disallineamento dei denti perché riescono a spostare gli elementi dentali con ottimi risultati.

Ortodonzia invisibile:

L’ortodonzia invisibile comprende tutti quei trattamenti ortodontici il cui obiettivo principale è quello di essere discreti. L’idea alla base di questo tipo di soluzione trasparente è quella di offrire un’alternativa più estetica ai tradizionali apparecchi in metallo in modo che il paziente si senta più comodo e sicuro di sé. 
Possiamo distinguere un’ampia varietà di tipologie di apparecchi invisibili. A seconda di fattori come l’età, le esigenze orali o le possibilità d’acquisto, sarà più consigliabile scegliere un metodo o un altro.
Le diverse opzioni dentali invisibili che esistono possono essere divise in due famiglie: apparecchi fissi e apparecchi rimovibili.

Splintaggio (branca Ortodonzia)

E’ una tecnica che permette di stabilizzare la posizione dei denti a conclusione di una cura ortodontica oppure in presenza di denti con una leggera mobilità. Si esegue mediante un filo che viene fissato sulle superfici interne dei denti interessati. Di norma si impiega un filo metallico oppure un nastro composto da fibra di vetro e resina biocompatibili.
Lo splintaggio dentale serve per mantenere e consolidare il risultato raggiunto o con la terapia ortodontica o con la terapia parodontale (piorrea). Infatti i denti sono sempre mobili e questa normale mobilità è più accentuata al termine della terapia ortodontica o nelle condizioni in cui vi è un ridotto supporto osseo. Per questo motivo lo splintaggio viene applicato in quei casi nei quali è necessario attivare un processo di immobilizzazione  per stabilizzare i denti, evitando che tornino alla posizione originaria.

Esposizione o estrazione dei canini inclusi

L’intervento consiste nell’aprire una breccia mucosa e ossea del palato, quindi collegare un filo ortodontico sulla superficie del canino incluso da un lato e l’altro su un punto di ancoraggio applicato all’arcata dentaria. La forza di trazione esercitata nel tempo sul filo, abbinata alla contemporanea terapia ortodontica in atto, favorisce lo spostamento del canino che viene tirato fuori, disincluso, guidato ed allineato in arcata.

Protesi

PROTESI SCHELETRICA

La protesi scheletrata (o scheletrica) è una tipologia di protesi mobile a cui si ricorre quando nelle arcate dentali rimangono ancora un certo numero di elementi naturali, ovvero in caso di edentulie parziali.
I denti mancanti vengono sostituiti da elementi in resina, oggi fabbricati in svariate tonalità di colore, per essere abbinati ai denti naturali residui, assicurando un’estetica efficace.
Il più grande vantaggio della protesi scheletrata è la notevole riduzione di ingombro ed una stabilità eccellente.
Con la protesi scheletrata il palato viene ricoperto solo in minima parte, preservando intatte la sensibilità gustativa e termica.
Essenzialmente la protesi scheletrata presenta le stesse indicazioni di una protesi parziale in resina, anche se è completamente diversa a livello costruttivo in quanto è strutturalmente costituita da una lega odontoiatrica, generalmente al cromo-cobalto, altamente biocompatibile ed estremamente resistente alle sollecitazioni della masticazione.

PROTESI MOBILE

In casi di edentulismo parziale o totale bisogna ricorrere ad una protesi mobile.
Le protesi mobili possono essere totali, parziali e scheletriche.
Si tratta di apparecchi in resina e/o metallo che poggiano direttamente sulla gengiva e pertanto facilmente estraibili.
La protesi mobile comporta alcuni disagi specialmente nella prima fase di adattamento quali sensazione di ingombro, riduzione del gusto, scarsa stabilità, difficoltà di fonazione, che scompariranno tuttavia nel breve periodo.
Oggi è possibile ottenere ottimi risultati nella maggior parte dei casi e tornare ad avere un bel sorriso e denti perfetti anche in un’unica seduta.

PROTESI FISSA

L’inserimento di un ponte in ceramica è un’alternativa all’implantologia per risolvere il problema della mancanza di uno o più denti attraverso una protesi fissa.
L’inserimento di una protesi fissa si effettua riducendo il volume dei denti attigui a quello mancante che vengono utilizzati come pilastri sui quali cementare un manufatto realizzato ad hoc (il ponte) in laboratori odontotecnici per sostituire gli elementi persi.
Oggi è possibile ottenere ottimi risultati nella maggior parte dei casi e tornare ad avere un sorriso sano e denti perfetti anche in un’unica seduta.

Retina di rinforzo in Lega(metallo) odontoiatrica per protesi totali in resina 

La retina di rinforzo è una soluzione utile a rinforzare le protesi, soprattutto in resina, per ridurne la fragilità strutturale.
La rete di rinforzo protesi è molto delicata e necessita di una progettazione contestuale a quella della protesi stessa. Per l’odontotecnico è necessario studiare a monte il progetto di rinforzo così da ottenere per il proprio paziente un manufatto perfettamente aderente alle specifiche richieste dal clinico.

Protesi totale mobile in nylon

La protesi in nylon è un manufatto rimovibile leggerissimo ed estetico che sostituisce i vecchi scheletrati con ganci in metallo visibili e per questo antiestetici. 
La protesi in nylon si utilizza nel caso di edentulia parziale come protesi provvisoria, in attesa di ricevere la protesi fissa, oppure come protesi definitiva, a sostituzione dei tradizionali scheletrati con ganci in metallo visibili e antiestetici.
È consigliata una protesi in nylon:

  • è particolarmente indicata per il periodo di attesa implantare e cioè nel tempo tra il posizionamento dell’impianto e il ricevimento della protesi definitiva fissa;
  • nel caso di edentulia parziale con denti naturali frontali sani e forti. La protesi in nylon può essere proposta come soluzione definitiva mobile, invece del vecchio scheletrato con ganci in metallo visibili e antiestetici.

La protesi flessibile in nylon è una protesi mobile costruita con materiale termoplastico molto resistente, poco ingombrante, indeformabile ed altamente biocompatibile; non provoca allergie.
È una protesi rimovibile a supporto gengivale che non traumatizza i denti residui come quelle tradizionali fatte con ganci metallici. I ganci sono invisibili anche da vicino e sono di un materiale camaleontico, semitrasparente che lascia intravedere il colore delle gengive.

Maryland Bridge

Per venire incontro alle diverse esigenze dei pazienti si può proporre in alcuni casi l’intervento protesico Maryland Bridge.   
Questo particolare dispositivo medico è un ponte dentale, fisso o provvisorio, indicato in caso di perdita di incisivo centrale o laterale, sia nell’arcata inferiore che in quella superiore.
Il vantaggio principale del ponte Maryland Bridge è che prevede un semplice fissaggio sulle pareti posteriori dei denti che si trovano vicino all’elemento mancante. In questo modo, si riducono gli elementi di ancoraggio rispetto ad altre protesi ed il dente sostitutivo viene incollato tramite due alette laterali ai denti vicini.
I ponti dentali realizzati con tecnica Maryland Bridge, inoltre, riducono molto il rischio che la protesi si possa staccare. 
Il ponte dentale Maryland Bridge è una delle possibilità in caso di sostituzione provvisoria o fissa di denti mancanti.

Protesi di Toronto

La protesi implantare denominata Toronto Bridge è una protesi dentaria fissa totale, dotata di flangia, ovvero di gengiva fissa. Questo tipo di protesi viene fissata in maniera diretta, attraverso monconi ed impianti dentali osteointegrati in titanio.
Il grande vantaggio delle protesi dentarie Toronto Bridge è che sono ampiamente personalizzabili e che possono rispondere a qualsiasi esigenza estetica del paziente. 

Ribasatura protesi totale o parziale in resina

Molte volte le protesi devono essere ribasate cioè rimettere quella parte di osso che è venuta a mancare/riassorbita con il tempo. Questo è possibile farlo con una Ribasatura della protesi totale o parziale in resina in maniera diretta (ossia eseguita in studio/sede in 1h) o indiretta (viene presa l’impronta e lavorata in laboratorio in 24h). Se farla in maniera diretta o indiretta sarà decisa insieme all’odontoiatra a secondo l’entità di riassorbimento evidenziato.

Riparazioni protesi mobili

Purtroppo può accadere che un dispositivo mobile possa fratturarsi. Presso il nostro Centro è possibile Riparare protesi totali o parziali in resina (tempo 24h) e lo scheletrato (tempo a seconda del tipo di frattura che comporterà sicuramente una saldatura).

CONSERVATIVA

Cos’è? Presentazione delle ricostruzioni in composito.
Il termine conservativa (dal verbo conservare) lascia intuire l’intento di preservare la dentatura nel tempo, per evitare di ricorrere alla devitalizzazione o all’estrazione dentale: infatti, l’odontoiatria conservativa è una branca dell’odontoiatria che si occupa di ricostruire i denti, o parti di essi, compromessi da fratture o carie, mirando alla funzionalità e all’estetica del dente danneggiato da questi processi. Le ricostruzioni si dividono in 1°- 2°- 3°- 4°- 5° classe.
L’odontoiatria conservativa, quindi, è indispensabile per ricostituire la funzionalità dentale e permettere al paziente di recuperare la funzione masticatoria, prevenendo l’eventualità di dover ricorrere alla devitalizzazione o ad un’estrazione.
Nello specifico, spesso con odontoiatria conservativa si intende il processo di rimozione della carie e il successivo riempimento della cavità dentale con materiali di vario tipo. Purtroppo, le carie sono molto frequenti e colpiscono chiunque ad ogni età. Le cause possono essere molteplici ed è per questa ragione che l’odontoiatria conservativa è molto diffusa.

RICOSTRUZIONE ESTETICHE: GLI INTARSI

Gli intarsi sono una valida alternativa alle ricostruzioni dirette su denti danneggiati da carie o usura.
Oggi, le otturazioni in amalgama (la patina nera che a volte si vede sopra la superficie di un dente curato) sono considerate obsolete e antiestetiche (oltre che pericolose in alcuni casi) e ogni qualvolta si voglia ottenere una buona estetica nei settori posteriori, si sostituiscono con intarsi realizzati da compositi oramai equiparabili alle ceramiche.
Con gli intarsi è possibile mantenere la vitalità del dente, ripristinandone la funzione e l’estetica mediante un restauro indiretto, realizzato in laboratorio odontotecnico, e cementato tramite adesione chimica per ottenere maggiore stabilità nella cavità opportunamente preparata.
Oggi è possibile ottenere ottimi risultati nella maggior parte dei casi e tornare ad avere un sorriso sano e denti perfetti anche in un’unica seduta.

Rimozione delle amalgame

Sempre più le persone stanno diventando sensibili a questo materiale dentale, a causa del rilascio del mercurio e anche di altri componenti metallici nell’ organismo. L’amalgama è composta, in linea di massima, da metalli come il Mercurio(circa la metà), da Argento, Stagno , Rame e Zinco.
Le amalgame rilasciano continuamente ioni metallici dalle otturazioni che si trovano nel cavo orale e le cause per cui avvengono sono: chimicamente(es. cibi e bevande acidi (Ph 3) e/o per l’azione della flora batterica orale); meccanicamente( durante la masticazione,abitudini viziate come il bruxismo e l’uso di gomme da masticare); elettroliticamente (quando si trovano in bocca contemporaneamente capsule, ponti, scheletrati e le otturazioni in amalgama con rilascio di ioni metallici come il mercurio).

L’ORGANISMO ASSORBE QUESTI METALLI? E QUALI SONO GLI EFFETTI DEL MERCURIO?

L’assorbimento del mercurio rilasciato dalle otturazioni in amalgama avviene sia dalla mucosa orale e attraverso le vie digestive. Il mercurio si accumula nelle membrane cellulari dove si accumula interferendo con il metabolismo (es. ormonale, enzimatico ed ormonale). 
Il mercurio, secondo i ricercatori, sembra che possano essere responsabili di alcune patologie come l’Alzheimer, il Parkinson, la Sclerosi multipla, molte malattie autoimmuni e varie forme di dermatiti.
Il mercurio può essere causa, alcune volte, di sintomi psichici come l’insonnia, vertigini, astenia/depressione, tremori, perdita di appetito, perdita di memoria, nervosismo, cefalee, difficoltà di coordinazione, perdita del visus e dell’udito, instabilità emotiva, danno renale. Queste possono richiedere anni per manifestarsi.
Anche le guance o le gengive, in prossimità delle otturazioni in amalgama, possono avere delle colorazioni grigiastre nel tempo.
Il rilascio del mercurio può causare problemi anche sul feto ed è importante toglierlo a quelle donne che sono alla ricerca di un bebè.

ENDODONZIA

L’endodonzia è la branca dell’odontoiatria che si occupa della cura dell’endodonto. L’endodonto è lo spazio interno del dente che contiene la polpa dentaria, come quella di un frutto.
Infatti, come potrebbe accadere con un bel frutto che dall’esterno sembra buono e succoso, ma all’interno nasconde una polpa rovinata, così potrebbe accadere con i denti che mantengono all’esterno l’integrità della corona, ma nascondono dentro carie o altri problemi.
Si ricorre ad interventi di endodonzia quando una carie o un trauma di altra natura ha causato una lesione al dente così profonda da aver alterato in modo irreversibile il tessuto della polpa nell’endodonto, in alcuni casi fin anche alla necrosi del nervo.
L’evoluzione degli strumenti a disposizione di questa branca dell’odontoiatria oggi permette di ottenere ottimi risultati e guarigioni complete nella maggior parte dei casi e tornare ad avere un sorriso sano e denti perfetti.

PEDODONZIA

La branca dell’odontoiatria che si occupa della cura dei denti dei bambini si chiama pedodonzia.
Le visite di controllo, soprattutto quando si parla di bambini, sono molto importanti e devono essere effettuate più spesso rispetto agli adulti.
Il tempo consigliabile per la frequenza delle visite di controllo sui bambini è di almeno una volta ogni 6 mesi. Questa necessità è dovuta soprattutto alla facilità con cui le carie si presentano sui denti da latte dei bambini. Particolarmente importante nei bambini è l’educazione a una corretta igiene orale che rappresenta il modo migliore per la prevenzione delle carie e contribuire ad avere una vita di denti bianchi e sani.
Non esiste una reale indicazione sull’età più giusta per portare un bambino dal dentista, anche se sarebbe consigliato effettuare la prima visita in età prescolare, sia per permettere al piccolo paziente di cominciare a familiarizzare con il suo dentista, sia per verificare che il processo di crescita dei denti proceda senza problemi.
Poiché si parla di bambini, una parte fondamentale della pedodonzia riguarda anche l’educazione del paziente alla cura della propria igiene orale e ad avere un buon rapporto con il medico, in modo da prevenire eventuali situazioni patologiche prima che insorgano attraverso:

  • visite di controllo periodiche
  • fluorazione (applicazioni di fluoro sui denti per proteggerli maggiormente dalle carie)
  • igiene dentale
  • sigillature (protezione con la resina fluida per i molari i premolari)
  • cura delle carie
  • valutazione precoce degli eventuali difetti dell’occlusione
  • genesie (mancanza gemma o dente permanente)

Chirurgia

La chirurgia odontoiatrica o chirurgia orale è una specializzazione medica che racchiude l’insieme degli interventi chirurgici legati alla risoluzione di patologie del cavo orale che non possono essere curate con trattamenti farmaceutici o semplici interventi.
Lo scopo della chirurgia dentale è ripristinare l’equilibrio orale, sia dal punto di vista estetico che funzionale.

IMPLANTOLOGIA

La perdita totale di uno o più denti è chiamata edentulismo e le tecniche chirurgiche volte a riparare il danno sia a livello funzionale che estetico è l’implantologia.
Moltissime possono essere le cause che portano alla caduta totale o parziale di denti, come le carie o altre malattie non adeguatamente curate, oppure altri tipi di traumi, quali urti o colpi molto forti.
L’evoluzione degli strumenti a disposizione di questa branca dell’odontoiatria oggi permette di ripristinare completamente la situazione originaria in un’unica seduta con la tecnica implantologica a carico immediato che permette l’inserimento degli impianti e l’applicazione delle protesi nel corso di un’unica operazione chirurgica.
Oggi è possibile ottenere ottimi risultati e guarigioni complete nella maggior parte dei casi e tornare ad avere un sorriso sano e denti perfetti anche in un’unica seduta.

Estrazione dei denti del giudizio

Si tratta di un intervento uguale all’estrazione di denti normali; presentano qualche difficoltà in più perché si trovano nelle zone posteriori della bocca e alcune volte sono storti e parzialmente inclusi nell’osso. In questi casi l’estrazione prevede anche la separazione delle radici e la rimozione di un po’ di osso. Quando i terzi molari si trovano in prossimità di alcuni nervi l’attenzione del dentista dovrà essere maggiore ma questo non rende l’operazione dente del giudizio impossibile o pericolosa.

Prelievo di tessuto orale/biopsia per esame istologico

L’istologico consiste nel prelievo di un frammento di tessuto per l’analisi al microscopio. La biopsia viene eseguita al fine di escludere o confermare un sospetto di malattia (ad es. infiammazione o tumore). Il campione prelevato viene prima fissato in formalina, quindi incluso in paraffina, successivamente tagliato in fettine dello spessore di 2-4 micron che vengono fissate su un vetrino portaoggetti e colorate. L’anatomo patologo valuta al microscopio il vetrino e formula la diagnosi.

Chirurgia preprotesica

Con il termine di chirurgia preprotesica si intende l’insieme delle tecniche per la ricostruzione delle ossa mascellari in previsione della chirurgia implantare. Le tecniche ricostruttive sono tante e dipendono da molti fattori: quantità di osso residuo, sede, anatomia ed estensione del difetto.

Frenulectomia

La frenulectomia è un intervento chirurgico per la rimozione di uno dei frenuli, che consente di risolvere varie tipologie di problematiche relative a frenulo corto labiale o linguale.
Il frenulo è una mucosa che collega le labbra o la lingua alla mucosa alveolare. Un frenulo troppo corto in posizione labiale può creare varie problematiche, come portare alla formazione di uno spazio interdentale eccessivo. Il disturbo, se acuto, può anche portare alla perdita di alcuni denti, con un ovvio danno estetico oltre che con problemi di masticazione non trascurabili.
In molti soggetti in età pediatrica il disturbo scompare con la crescita, in altri casi è invece necessario l’intervento chirurgico.
L’intervento con tecnologia laser riduce tempi di guarigione, sanguinamento e possibili rischi, ma anche quello che prevede uso di bisturi è assolutamente sicuro e risolutivo delle problematiche derivanti da frenuli troppo corti.

Apicectomia

L’apicectomia dentale è un intervento odontoiatrico invasivo con il quale si rimuove l’apice di una radice del dente, ossia i pochi millimetri della punta, così da sigillare permanentemente il canale radicolare ed evitare di dover intervenire anche sulla corona.
L’apicectomia si pratica nel caso l’apice sia affetto da una infezione che non è stato possibile trattare tramite la devitalizzazione; si tratta dunque di un intervento mirato a risolvere i casi più difficili di ascesso dentale, granuloma periapicale, cisti e altri tipi di problema e patologia, senza ricorrere all’estrazione del dente.

Rizotomia

La rizotomia dentale è una delle procedure che possono essere utilizzate per trattare la nevralgia del trigemino. Con la rizotomia dentale il chirurgo distrugge le fibre nervose per ridurre il dolore e può causare un certo grado di intorpidimento del viso. A seconda dei casi esistono diverse tipologie di rizotomia dentale che includono l’iniezione di glicerolo e la compressione del palloncino.

PARADONTOLOGIA

Il parodonto è il tessuto di sostegno delle radici dei nostri denti, quando questa parte del dente si altera possono verificarsi episodi patologici come gengivite e malattie parodontali.
La parodontologia è la branca dell’odontoiatria che si occupa della cura del parodonto.
Non è consigliabile trascurare l’insorgenza di tali problemi poiché la cronicizzazione di queste situazioni può portare anche alla perdita di un singolo dente o, nei casi più estremi, alla sua totalità.
Se curate adeguatamente gengiviti e malattie parodontali possono risolversi facilmente e non portare a conseguenze gravi.
Una prevenzione adeguata e visite di controllo periodiche permetteranno di mantenere un sorriso sano e denti perfetti.

Gnatologia

La Gnatologia è la branca dell’odontoiatria che si occupa dei disturbi funzionali dell’occlusione, dei movimenti mandibolari, della masticazione, della deglutizione, della fonazione e della respirazione.

IGIENE ORALE

L’igiene personale è il primo passo per la cura e la salute non solo della bocca ma di tutto il corpo.
La corretta pulizia della bocca non è garantita sufficientemente, come siamo abituati a pensare, dal semplice utilizzo di spazzolino e dentifricio come pulizia orale quotidiana.
La pulizia dentale è paragonabile alle tradizionali pulizie domestiche, l’igiene orale invece idealmente è più assimilabile alle grandi pulizie di fine stagione.
Per prevenire efficacemente la necessità di curarsi è necessario recarsi dal dentista almeno una o due volte l’anno per effettuare un controllo e un’igiene orale completa.

SBIANCAMENTO

Lo sbiancamento dentale è quella procedura odontoiatrica che permette di rendere i denti più bianchi, rimuovendo le macchie e combattendo gli effetti dello scolorimento.
Per denti sempre bianchi e brillanti, è necessario ripetere nel corso del tempo la pratica dello sbiancamento dentale.
I prodotti che vengono utilizzati per lo sbiancamento dentale contengono principalmente perossido di idrogeno e perossido di carbammide, impiegati in varie concentrazioni a seconda della tecnica che si intende utilizzare e delle esigenze del paziente. Lo sbiancamento funziona grazie alla liberazione di ossigeno da parte del perossido di idrogeno o di carbammide nel momento in cui viene posto a contatto con i denti.
Non sempre avere denti puliti equivale ad avere denti bianchi.
Oggi è possibile ottenere ottimi risultati nella maggior parte dei casi e tornare ad avere un sorriso sano e denti perfetti anche in un’unica seduta.

ESTETICA DEL VISO (FILLER)

Il filler consiste in una serie di piccole infiltrazioni a base di acido ialuronico che aiutano a risolvere inestetismi quali rughe periorali, il codice a barre del labbro superiore, i solchi nasogeniani e mentonieri.
La pratica del filler è indolore e senza particolari controindicazioni e viene esercitata con perizia dall’odontoiatra proprio grazie alle sue capacità legate all’esperienza e all’aggiornamento costante.
Inserendo i trattamenti estetici nelle proprie attività, il Gruppo Oris ha fatto la scelta di non limitarsi alla cura dei denti, ma di estendersi anche al sorriso nel suo insieme.
Il Gruppo Oris ha scelto di investire su una figura di odontoiatra più moderna e completa che non si occupi esclusivamente delle funzionalità masticatorie o della cura delle carie, ma che si prenda cura anche del benessere dei propri pazienti perché denti perfettamente bianchi non bastano per fare un sorriso, serve anche e soprattutto, la capacità di stare bene con se stessi e con gli altri.
Sentirsi belli è un diritto e ricorrere agli strumenti che la tecnologia e la scienza hanno messo a disposizione per somigliare quanto più possibile all’idea che abbiamo di noi stessi, non è un segno di vanità, ma il modo migliore per sentirsi bene.

RADIOLOGIA DIGITALE

La radiologia digitale è uno strumento essenziale in fase diagnostica. Le tecniche radiologhe sono uno strumento fondamentale per mettere in evidenza situazioni di malessere non visibili ad occhio nudo.
La radiologia digitale si avvale di strumenti diagnostici all’avanguardia per ottenere immagini quanto più possibile nitide e precise della bocca e dei denti del paziente, con un basso dosaggio di emissioni radiogene.
Sono molte le tecnologie a disposizione per un’esatta valutazione diagnostica: dalla classica radiografia endorale computerizzata, all’ortopanoramica digitale fino alla Tac digitale in 3D.
Adeguarsi alle tecnologie più innovative, in ambito medico, è il primo passo per soddisfare le esigenze di qualsiasi paziente e offrire servizi sempre all’avanguardia.

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